Per la prima volta ho visto la
solitudine. Neanche la Francia era riuscita a farmi sentire così
tanto solo. Te ne sei andata senza dire nulla e volevo solo dirti
addio, ma forse è troppo tardi per un ultimo saluto. Te lo vorrei
dire adesso, proprio perché è impossibile. Sono uno sciocco che si
sveglia sempre un attimo in ritardo e che vorrebbe mettere delle
pezze su dei buchi che sono voragini. Hai spalancato la porta verso
il punto di non ritorno, quello più triste di tutti. La
consapevolezza che non tutte le interruzioni sono recuperabili, e che
inevitabilmente arriva l'Interruzione finale, quella che non aspetta
nessuno.Vorrei che certe cose non finissero mai. Vorrei che la
sicurezza dei miei ricordi si traducesse in un presente invariabile.
Vorrei che tutte le persone che ho perso lasciassero sempre uno
spiraglio per un ritorno.
Vorrei non abbandonare nessuno.
È questo essere bambini? "Altri 5 minuti, ti prego"
The years, they passed
And so, did we
Se c'è una cosa che ora sono costretto a guardare è l'insensatezza della nostra vita. Quanto siamo piccoli e minuscoli. Cerchiamo di fissare l'universo secondo i nostri punti di riferimento ma è tutto inutile. Non siamo il centro di nulla, siamo solo di passaggio ed è probabile che nessuno se ne sia accorto. Non c'è una giustizia, non c'è un disegno non c'è nulla solo un grande buio verso cui ci affacciamo.
Vorrei non abbandonare nessuno.
È questo essere bambini? "Altri 5 minuti, ti prego"
The years, they passed
And so, did we
Se c'è una cosa che ora sono costretto a guardare è l'insensatezza della nostra vita. Quanto siamo piccoli e minuscoli. Cerchiamo di fissare l'universo secondo i nostri punti di riferimento ma è tutto inutile. Non siamo il centro di nulla, siamo solo di passaggio ed è probabile che nessuno se ne sia accorto. Non c'è una giustizia, non c'è un disegno non c'è nulla solo un grande buio verso cui ci affacciamo.
Malgrado tutto la vita va avanti. Sarà
tutto più triste, e chissà il tempo forse mi farà dimenticare
tutto questo. Certe cose non le vorrei mai perdere, ma come fare se
un giorno io stesso sarò nulla?
C'è un momento in cui accadono le cose
e non si torna più indietro. La cosa bella è che quel momento
diventa il netto spartiacque dei nostri giorni, ma è irraggiungibile
e come ogni avvenimento è perso per sempre nel passato. Ci siamo noi
con i nostri ricordi, un piccolo appiglio scivoloso.
But I look at you
As our second drinks arrive
The piano player's playing "This Must Be the Place"
And it's a miracle to be alive
As our second drinks arrive
The piano player's playing "This Must Be the Place"
And it's a miracle to be alive
One more time
There's nothing to fear
Mi pentirò per sempre di tutte le cose
che non ho fatto, del tempo che mi sono lasciato scorrere addosso,
delle giornate buttate mentre mi trascinavo fino a sera, i giorni
bui, la tristezza, il voler allontanare tutti quanti.
Lo so mi sbaglio se mi incaglio
nelle rocce ormai sommerse, nell'assenza di radici o in tutte le
altre cose perse, nell'esilio dagli amici, nei miei vortici a spirale
che trascinano anche me nel gorgo della solitudine stellare...
Credevo di essere fermo e risoluto,
trovavo nella mia determinazione la risposta a tutto il caos che ci
circonda. “Non ci riesco? Bene farò così finché non sorprenderò
tutti” “C'è un muro? Bene ci girerò intorno, e se è una
muraglia la scalerò, e se è alto più di un grattacielo lo prenderò
a pugni finché le mie mani spezzate non apriranno un varco tra i
mattoni perché devo farcela, perché è il mio obiettivo”.
È così che ho corso le maratone. È
così che ho modificato il mo fisico. È così che sono andato avanti
senza mai voltarmi indietro.
Ma ora sono costretto a fermarmi e
inizia a fare freddo.
You left my heart in some cold dark place
Where your love grows on a vine and I see it all the time
I didn't mean a word that I said
When I was lying to your face about being alone
Where your love grows on a vine and I see it all the time
I didn't mean a word that I said
When I was lying to your face about being alone
Odierò per sempre la vita, così come
quando morì Guinness. Il sentimento non cambia, va solo rinfrescato.
Odierò un po' di meno me stesso e tutte le occasioni perse, per la
sufficienza con cui tratto le persone, per la presunzione che mi fa
riportare tutto quanto a me. Invece di dire semplicemente addio, devo
concentrarmi sui miei desideri, sulle mie sensazioni, sulle mie
continue delusioni.
Con te finisce definitivamente un'era.
A cui sono particolarmente legato, che mi ha visto crescere e che mi
ha reso adulto. La verità? Era tutto finito già da un bel pezzo, ma
ora ci hai messo definitivamente un punto sopra.
Proprio te che non mi hai mai dato la
sensazione di essere vicino alla fine, anzi mi avevi viziato nel
vederti così male e pensavo fosse ormai una condizione stabile,
quasi una cosa normale. Non ti sei mai arresa e tanto per cambiare,
non mi ci hai fatto capire proprio un cazzo: forse una persona meno
presa da se stessa sarebbe riuscita a vedere quello che il fisico
palesava in modo così netto. E sì sono incazzato perché mi hai
protetto ancora una volta, mi sei venuta accanto e mi hai fissato
emettendo la tonica che non riuscivo mai a prendere perché ero una
frana. Ma te, eri la migliore delle maestre possibili. E ti ho visto
sempre come 100 anni più avanti di me, più brava, più grande, più
donna: saresti stata una grandissima mamma lo so, perché di figli ne
hai lasciati parecchi.
Sarei voluto esserci per un ultimo
saluto. Lo sai sono una frana, ma mi vuoi bene per questo.
Grazie per aver creduto in me, grazie
per avermi fatto sentire meno solo in questo percorso difficilissimo.
Mi mancherai,
ciao.