Amo Futurama. Lo considero un cartone intelligente, sveglio e divertente. Ma allo stesso tempo romantico. Un prodotto in grado di appassionare ed emozionare senza mai sfociare nel ridondante o nel patetico. Ovviamente il pubblico americano non capirà mai la sua grandezza, e per questo ci troviamo alla sua imminente (seconda) cancellazione. Finita la seconda parte della settima stagione, Comedy Central non ha stanziato i fondi per la produzione di episodi futuri. Queste mini-recensioni mi (o ci?) accompagneranno verso l'inevitabile destino di una delle serie più "underrated" di sempre. Peccato. Si inizia.
Si apre così la seconda
parte della settima stagione di Futurama. 2-D Blacktop non è
certamente un episodio indimenticabile ma riesce a racchiudere tutte
le caratteristiche che rendono Futurama quel che è.
La trama principale si
configura come una rielaborazione parodistica dei street racing film
alla Fast and Furious con l'aggiunta di quell'impianto
futuristico-fantascientifico che il cartone riesce sempre a
implementare alla perfezione come base del proprio universo. Ed è
così che Farnsworth installa nella sua appena rinominata “Bessie”
un apparecchio per il “dimensional drifiting”: il NOS di Vin Diesel ripensato alla luce della meccanica quantistica.
"Sayonara, Tokyo Driftwood!" |
Nel mentre Leela è impegnata con il nuovo mezzo di trasporto ufficiale con cui la Planet Express effettua le sue consegne: un sobrio parallelepipedo grigio così sicuro da risultare noioso. Pilota automatico, cinture di sicurezza, e dispositivi anti-bender: la nuova navicella semplifica così tanto la vita da rendere le avventure di una volta, pura quotidianità. Leela diventa così una sorta di mamma single/casalinga frustrata che vive un rapporto di odio verso la macchina pensata per il bene della famiglia, e non per le sue esigenze.
Dopo la spesa Leela passa prendere Fry e Bender al Big Boy Karate. Gelato per tutti. |
Anche se molto divertente
il contrasto Leela alla guida della nuova navetta della Planet
Express contro il ringiovanito Professore ormai leader di una gang di
street racers, il colpo di genio arriva nel momento del confronto
diretto tra i due. Non solo la pista è un nastro di Mobius, ma il
risultato distrugge definitivamente la tipologia di film derisa: alla
pomposità delle gare clandestine in strada, tra effetti speciali,
veicoli appariscenti e chi più ne ha più né metta, Futurama
contrappone la retrocessione tecnologica. Altro che occhiali 3D per
un cinema dedito solo a stupire, qui i protagonisti rimangono
intrappolati in una realtà bidimensionale.
"Ahahah... You kids and your topology!" |
La serie ancora una volta
riesce ad adattarsi ad un nuovo modello grafico. Non solo è proposto
un modo alternativo in cui viene disegnato l'episodio stesso, ma
questo elemento diventa funzionale allo svolgimento della trama. Così
come in Reincarnation, episodio della sesta stagione, ancora una
volta Futurama si dimostra più intelligente di quello che si
potrebbe immaginare, arrivando a ri-pensarsi criticamente a partire
dal suo stesso stile di presentazione. E il tutto, spiegato
semi-coerentemente (guardare per credere) con discorso
pseudo-scienticifi proposti in modo così semplice e naturale (il
fatto che il tutto si svolga fra 1000 anni aiuta di molto la
sceneggiatura, sotto questo punto di vista) da far sfuggire quasi la
loro complessità di fondo.
2-D |
Inutile a dirsi
l'episodio è confezionato con dialoghi brillanti dal primo
all'ultimo minuto e i personaggi, seppur non tutti sfruttati al
massimo, restano sempre incredibilmente affascinanti. Degno di nota
lo scambio di battute all'inizio che ancora una volta dimostra una
grande padronanza della lingua inglese (e dei suoi limiti) da parte
degli sceneggiatori. Uno degli aspetti che continua ad affascinarmi
di questa serie è la sua creatività linguistica (che va ben al di
là della semplice volgarità di South Park) che conferisce uno
spessore inarrivabile ai personaggi e alle gag.
PIMPAROO |
Episodio promosso, ma
Futurama può e DEVE dare di più. Aspetto fiducioso.
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