lunedì 10 giugno 2013

Only God Forgives



Turbato ma affascinato, ecco come mi sono sentito dopo la visione di Only God Forgives. Un film interminabile ma breve, una tortura: un vero incubo. Parecchi sono gli spunti ricavati, non voglio limitarmi e quindi evito di scrivere una recensione asfissiante nella sua direzionalità. Propongo un piccolo saggio, con considerazioni che in alcuni casi esulano dalla ricezione in sé.

Nota: ho avuto parecchi problemi con l'uploading delle immagini, soprattutto perchè ancora non se ne trovano molte su internet. Di quelle che sono riuscito a mettere, l'editor di google me le fa impostare o a dimensione francobollo o così grandi da sforare l'impaginazione, il che mi rende molto triste.  Diciamo che in generale per quanto riguarda impaginazione e contenuti questo post è un work-in-progress.


Only God Forgives
Titolo italiano Regia Anno Genere Con
Solo Dio Perdona

2013 Thriller Ryan Gosling,
Kristin Scott Thomas
Julian è un americano che gestisce una palestra in Thailandia come copertura per i suoi loschi affari di famiglia. Quando il fratello viene ucciso, la madre raggiunge il suo unico figlio rimasto in vita con l'intenzione di ottenere vendetta...








Scortati attraverso infiniti corridoi




Pantheon in Divenire

 


Sovrapposizione programmatica: il film cerca l'inquadratura per fissarsi in un posa inanimata.





Relazione morbosa con la madre, personaggio simbolo di squallore e crudeltà. Krstin Scott Thomas incontra Donatella Versace.




Le scene del karaoke sono le più decontestualizzanti in assoluto. Ma è proprio grazie ad esse che il film acquisisce una sua identità.





 




Anche cromaticamente, Chang è scollato da tutto il resto del film



4 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie mille, affascinante (sesto senso) nenne!

      Un complimento con un avatar del genere, vale doppio!

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  2. Gran bel post, cazzo. Quasi un piccolo saggio.
    Refn con me ha sempre funzionato, questo ancora mi manca, e devo dire che la discordanza di opinioni in merito mi intriga parecchio.

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    1. Grazie mille. È un film difficile, per niente immediato come lo poteva essere Drive. L'ha fatto con intento provocatorio, probabilmente. O forse non gliene frega niente del suo pubblico (ancor più probabile). Resta il fatto che te ne stra-consiglio la visione, male che va ti unisci al coro di fischi :D

      Di Valhalla Rising che ne pensi?

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