martedì 9 luglio 2013

Sveltina [4]: L'Uomo che Fissa le Capre



The Men Who Stare at Goats
Titolo italiano
Regia
Anno
Genere
Con
L'uomo che fissa le capre
2009
Commedia
George Clooney,
Ewan McGregor
Il reporter Bob Wilton è in cerca della storia della vita, per risollevarsi dalle continue delusioni lavorative e familiari. Decide allora di andare in Iraq, per sperimentare il brivido della guerra. Lì incontrerà Lyn Cassady, militare in pensione che sostiene di avere poteri psichici...






Un film che cerca di ritagliarsi un'identità da “commedia brillante”, sulla falsa riga dei fratelli Coen, ma fallisce ampiamente facendosi schiacciare dal peso del materiale di provenienza. Un'ottima prestazione di Clooney salva il film dalla mediocrità.






Sebbene ci si accosti alla visione con grandi aspettative, già dai titoli di apertura ci si rende conto che qualcosa non funziona. Il pretenzioso “based on a true story” è infatti sostituito da “more of this is true than you believe”. Cosa significa? Significa che si, la sceneggiatura è basata sull'omonimo libro, scritto nel 2004 dal reporter Jon Ronson, ma il film cerca di fornire un punto di vista diametralmente opposto a quello della sua fonte. Se l'opera di Jonson è un documentario/reportage sulle connessioni tra esercito degli Stati Uniti d'America e studi sulla possibilità dell'implementazione di poteri psichici in tattiche militari (che per quanto assurdo possa sembrare, non presenta nessun grado di finzione nella sua inchiesta), la pellicola di Heslov è pura fiction. Una commedia basata su queste premesse, con personaggi e situazioni pensate ad hoc per mettere in ridicolo un certo tipo di cultura New Age americana. Il problema è che gli sceneggiatori (complice forse la presenza dell'autore del libro) non hanno il pieno coraggio di distaccarsi dal materiale documentaristico, non riuscendo a imprimere fino in fondo il loro tocco. La pretesa dissacrante, tramite la messa in scena di personaggi fuori di testa, fallisce nel voler ribadire costantemente che “c'è più verità di quel che ci si aspetti”. Gli hippies sotto acidi sono ridicoli nei loro discorsi alterati, ma forse non hanno tutti i torti: gli indizi disseminati nel film, trovano la conferma nella scena finale. Le forze psichiche esistono, la paronoia complottista americana viene legittimata, ma tutto assume un sapore amaro. 


I militari incontrano la cultura Hippy.



Non si capisce bene la posizione del film, tra la volontà di strappare una risata e quella di stupire ribaltando le convinzioni. Tutto sarebbe funzionato in modo migliore, se si fosse scelto un approccio più semplice, meno fantascientifico. Sarebbe significato tradire il libro di Jon Ronson? Forse si, ma gli americani avrebbero bisogno ogni tanto di svegliarsi dai loro sogni. Sembra che per un determinato pubblico basti citare il “dark side” di Star Wars, il terzo occhio (tatuato sul petto...) e Timothy Leary per conferire carattere di verità ad una storia così assurda ed ignorante che non fa altro che chiedere a gran voce di essere derisa. Manca, all'americano medio, la capacità di astrazione e autocritica. Il film cerca di spingere in questa direzione, ma poi si accomoda troppo verso il suo pubblico e cerca di rassicurarlo. Negli USA, grande nazione basata sul precetto immaginifico del sogno, l' “american dream”, tutto è possibile. Peccato.


Bridges, Clooney e Spacey


Degne di nota le interpretazioni del cast, tra cui figurano i nomi di Jeff Bridges e Kevin Spacey. Su tutti, spicca il personaggio di Lyn Cassady interpretato da Clooney. Prova attoriale che centra in pieno le intenzioni della sceneggiatura, regala la scena della capra che da sola vale la visione del film. Peccato che, per ribadirlo ancora una volta, non basta un personaggio a portare avanti un'intera storia. Anzi, è proprio essa a depotenziarlo: il nevrotico hippy di mezza età, forse alla fine era veramente uno sciamano. Sparisce nel Sole, lascia un alone di msitero dietro a sé. Per me, rimane molto più forte nella concretezza del suo sguardo allucinato che cerca di uccidere col pensiero una povera capra.


Dark-Side.


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