sabato 11 maggio 2013

The Shape of Things to Come

Le cose iniziano a prendere forma, necessariamente ci si scontra con la realtà. Il primo grande impatto frontale è stato con la mia ignoranza: di questo ne devo tener conto. Ignoranza, se volete, duplice: mancanza consocitiva della grammatica cinematografica da una parte e dall'altra un vuoto cosmico sulla storia filmica. Come fare per rimediare? Per il primo ostacolo dovrò studiare, il problema risiede non tanto nel come, ma nel quanto. L'esigenza critica su quali basi si può e si deve fondare? Qual è il bagaglio culturale che permette la libera espressione? La seconda deficienza, connessa strettamente con la prima, si risolve con l'esperienza: guardare film per ricostruire il percorso.
Il rischio è quello di cadere nella ridondanza (non a caso il nome del blog), l'entusiasmo di scoprire l'acqua calda. Questo passaggiò, seupper nella sua banalità, è inevitabile. Da questo post in poi seguiranno altre recensioni, ma con una consapevolezza diversa: la consapevolezza dei propri limiti. Se poi non ho mai veramente proposto delle recensioni in quanto tali, con tanto di voto finale, è perchè non è mai stata mia intenzione. In ogni caso l'intento del giudizio verrà messo da parte, ma non eliminato, per fare spazio ad un approccio più auto-didattico e formativo. Il modello sarà più quello dell'articolo dedicato all'Angelo Sterminatore che quello di Drive.  Proverò allo stesso tempo di rendere più snello gli articoli e il lavoro che essi richiedono, cercando di non fossilizzarmi troppo su un singolo film.
Il layout del blog ha già subito una modifica: sulla destra ora verranno visualizzati tutti i film visti di recente e magari linkate le loro relative recensioni: così da creare una sorta di mappa (esortativa) verso la scrittura in sè e l'organizzazione di questo blog.
Le recensioni su richiesta rimarrano, in quanto ottimo esercizio di stile. Senza tralasciare il fatto che mi diverte molto scriverle.
In the Mailbox, seppur contenutisticamente sterile, è una teca a cui non mi sento di rinunciare: il mio spirito collezionista mi spinge all'organizzazione e alla condivisione delle mie passioni.
Per il resto non esistete, sono stato anche troppo gentile a spiegare quello che sta per succedere.


Non c'entra niente, no. Ma lo sapevate?

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